Crisalidea Counselor d'Immagine

Crisalidea Counselor d'Immagine

sabato 14 dicembre 2013

24 Novembre 2013, Grazie!


Eccomi finalmente ai ringraziamenti per questo delizioso e stimolante pomeriggio trascorso insieme.

Grazie a Artelier di Lucia Bartoloni per aver messo a disposizione il suo spazio e a Martina Trombacco di Riso e Sorriso Wedding Planner con la quale è stato un piacere collaborare.

Grazie a tutti i partecipanti e le partecipanti all’evento senza i quali non avrebbe avuto senso!

Colgo l’occasione per ripercorrere le fasi più importanti dell’evento così chi non ha potuto partecipare possa immaginarlo grazie all'ausilio delle foto allegate.

Il pomeriggio è iniziato con l’introduzione di Martina di Riso e Sorriso Wedding Planner che ha spiegato l’importanza della figura della #wedding planner nell’occasione di un matrimonio o di qualsiasi altro evento privato. E qui spendo qualche parola in merito e mi collego ad un evento recente che mi ha coinvolto (o meglio mi ci sono coinvolta da sola...) in prima persona. Per una serie di motivi ho dovuto organizzare il #compleanno di mio figlio in uno spazio con l’opzione “fai-da-te”. Operando nel settore già sapevo a cosa andavo incontro, ma in questo caso non avevo scelta. Più volte mi sono detta e ridetta che avere una figura che ti supporta in queste situazioni è indispensabile per non arrivare all’evento stremata e senza forze, con un notevole impatto sulla propria immagine e anche sulla gestione delle relazioni che sono la priorità in tali occasioni. La possibilità di poterti godere la festa con un approccio olistico dal cognitivo all’emotivo, dal psicologico al fisico non ha prezzo e vale molto ma molto di più di quel  costo aggiuntivo da riconoscere ad  un #organizzatore di eventi per il servizio dato.


Ho aperto il mio intervento con alcuni dettagli sulla professione del #Counselor e del #Consulente d’immagine e quale tipo di servizio può fornire in occasione di un matrimonio e non solo. In particolare, per l’occasione, mi sono focalizzata sulla #morfologia del corpo dando suggerimenti e spunti per la scelta dell’abito più adatto. 
La parte più divertente è stata la sessione interattiva con le partecipanti, in attesa della sfilata. Con delle forme a grandezza naturale che potevano “indossare” erano facilitate nell’identificazione della tipologia di corpo che avevano (rettangolo, ovale, triangolo, clessidra) e potevano anche contare sull’aiuto e ulteriori suggerimenti da parte mia.


E’ arrivato infine il momento atteso della sfilata aperta sontuosamente da uno scenografico abito rosso. La nuova collezione ha presentato modelli più lineari e più suntuosi, dal bianco al rosa e le partecipanti hanno anche ritrovato alcuni degli abiti da me mostrati durante il mio intervento ed associati alla forma del corpo che meglio li vestiva. Non sono mancate ovviamente le damigelle che hanno reso il tutto più giocoso.


Il tutto all’insegna del divertimento si è concluso con un buffet ed un brindisi.

Il consiglio che vuole essere anche uno spunto di riflessione:  affidarsi ad una figura professionale specializzata solleva da molte attività, aiuta nella buona riuscita e nell’avere un’immagine coordinata, è anche un investimento per la vita di tutti i giorni. Come spiegavo durante il mio intervento ad esempio, un’analisi morfologica del corpo non si limita all’abito da sposa...








giovedì 5 dicembre 2013

Sotto, sotto.... pitture e grafiche giapponesi da indossare


Sono molto contenta in questo articolo di farvi conoscere Lucia, stilista e artista, che sa mixare con creatività e gusto la passione per l’arte e la manualità sartoriale.
Ho incontrato Lucia in un’edizione di Tutto Sposi e quello che subito mi ha colpito è stato l’originalità e la diversità dei suo capi. Ho subito individuato nelle sue creazioni una sposa che vuole osare con semplicità e raffinatezza, che è alla ricerca di qualcosa di diverso, di un particolare che faccia la differenza, di un abito che si faccia ricordare. Ho poi scoperto una vasta scelta di vestiti per la cerimonia e infine un guardaroba di colori e modelli per la vita di tutti i giorni. La passione per il suo lavoro e l’ottimo rapporto qualità e prezzo rendono Aure un marchio da ricordare per chi, come me, crede ancora nell’unicità e artigianalità del capo italiano su misura.
1.  Come nasce Aure?
Nasce dalla voglia di dipingere sulla stoffa. All’inizio soltanto su organza di seta che è la stoffa che si dipinge meglio. Il risultato erano dei capi molto semplici: la leggerezza dell’organza che risulta estremamente sottile al tatto confluivano in un risultato di tutta trasparenza e colore.
Da qui il nome Aure (come un’aura intorno alla persona).
2.  A chi sono rivolti i tuoi abiti?
Sono rivolti alle donne di tutte le età, all’unicità di tutte le loro forme, dalla ragazza alla signora. Mi ispiro all’armonia del corpo femminile senza avere come riferimento delle misure di bellezza canonica, confidando sui pregi e giocando sui difetti di ognuna di loro. Ciò che è nascosto per me è altrettanto importante e da qui nasce la cura per gli interni degli abiti. Non semplici rifiniture di fodere intonate con il colore della stoffa ma un’esplosione di fantasie colorate dipinte appositamente per ciascuno di essi.
3. A cosa ti ispiri nella scelta dei disegni?
Le mie fantasie parlano di grafiche giapponesi, di arte contemporanea tipo Pollock, Picasso, di forme che si incastrano e di colori che si sovrappongono. Se cerchi, puoi scoprire dipinti piccoli eiku-poesie giapponesi. Mi ispiro al desiderio della cliente per chi vuole un oggetto personalizzato e se è l’interno di un capo (ad esempio la fodera di un cappotto), è la stoffa stessa che mi orienta nella scelta.
4.  Quindi le tue creazioni sono gemellari, nascono doppie e solo come tali possono essere mostrate?
In un certo senso.... cerco anche qui l’armonia dell’insieme e l’interno e l’esterno dello stesso capo sono uniti da un’idea, da un legame creativo difficile da concretizzare a parole. Per un capo più sportivo come il montgomery della nuova collezione invernale ad esempio, ho optato per una grafica ricca di colori che vanno dal rosa al celeste, con pennellate di marrone ed una reinterpretazione di stelle e minuscoli puntini gialli luminosi. Per il cappotto lungo, dalla linea minimalista ed essenziale, fermato in vita con una semplice cintura di stoffa,  sempre della nuova collezione invernale,  mi sono ispirata ad un quadro di Roberto Crippa.
5.  Quali sono le tecniche ed il tipo di colori che usi?
Le tecniche sono le più svariate dalla pennellata libera, allo stenciling, al block printing utilizzando colori atossici che possano essere ben diluibili in acqua per avere dei colori pastello ed allo stesso tempo resistenti al lavaggio ad acqua o a secco.
6.  Cosa ti differenzia?
L’attenzione affettuosa ai corpi delle donne che mi trovo davanti per realizzare un capo che vesta perfettamente i loro desideri. Le mie collezioni vengono proposte due volte l’anno in tempo reale, in aprile ed ottobre, e si possono direttamente acquistare durante le sfilate o in atelier oppure ordinare nelle varie taglie su misura.

Il consiglio: Per chi vuole conoscere meglio Lucia da non perdere l’evento di Sabato 21 e Domenica 22 Dicembre. Stay tuned per ulteriori dettagli!



sabato 5 ottobre 2013

Sapore di mare, Sapore di SALE...


In questo post voglio raccontarvi di un’esperienza che ho vissuto qualche giorno fa insieme al mio piccolo. Per mia caratteristica personale sono sempre alla ricerca di cose nuove e quando le novità interessano l’area o i dintorni nei quali vivo e/o lavoro la voglia di provarle aumenta.
Per caso leggo su FB (eccolo qui il potere del social network), tramite il post di un contatto con il quale da poco avevo stretto amicizia, dell’apertura di un centro a Prato per il “benessere psico-fisico”; e subito, queste due parole, insieme con un’altra frase che descriverò più avanti, hanno attirato la mia attenzione. Perché? Perché come Counselor opero nell’ambito del benessere della persona e credo nell’approccio gestaltico che considera la natura umana come un’integrazione delle dimensioni sensoriali, affettive, intellettuali, spirituali e sociali; come Consulente d’immagine sono interessata a tutto quello che aiuta ad avere un aspetto piacente e mirabile (e con questo termine mi riferisco alla persona che cura sia il suo aspetto esteriore attraverso il look, sia il funzionamento interiore attraverso l’alimentazione, scelta di prodotti, etc.)
L’altra frase che attira la mia attenzione di mamma e che mi fa andare a leggere ogni dettaglio sul link, è “un centro pensato per i malesseri di stagione di grandi e piccini”.

E così ho deciso di provare ed ho prenotato il 1° appuntamento alla Grotta del Sale a Prato (http://www.grottadelsaleprato.it/). E’ solitamente richiesto di arrivare un po’ prima dell’orario fissato per spiegarti come fare, come funziona e per prepararti, ed io ho colto l’occasione per porre anche delle domande.
Che tipo di sale è quello che si trova all’interno e che si respira, è tipo sale da cucina?
 “E’ un sale particolare, per la precisione è cloruro di sodio prodotto da un’azienda specializzata e certificata” (tutte le certificazioni mi sono state mostrate e sono visibili);
Ha le stesse proprietà del sale integrale che io solitamente uso al posto di quello raffinato per cucinare?
“E’ diverso dal sale integrale, è appropriato per questo scopo e tra l’altro per cucinare il sale migliore che contiene tutti i minerali è il sale rosa del Kilimangiaro” (wow! Ho imparato un’altra cosa nuova!).

P.S.: questa conversazione sono riuscita a farla perché la sala di attesa ha un angolo riservato ai bambini con tanti giochi a loro disposizione e il mio piccolo era impegnato alla scoperta di quel nuovo e interessante angolo di mondo.

Dopo la preparazione nella stanza spogliatoio con calzini antiscivolo o soprascarpe e cuffietta usa e getta per capelli, arriva il momento di entrare nella stanza del sale.
Lo spazio è molto accogliente con pareti di vetro interamente ricoperte di sale, poltrone per gli adulti e giochi da mare per i bimbi che possono usare il sale come fosse sabbia. Sullo schermo passano i cartoni animati, mentre lampade colorate dal giallo al viola passando per il rosa e il rosso, rendono l’ambiente ancora più rilassante. Tutti i sensi sono stimolati oltre alla vista, nel naso si respira il profumo del sale, lo si può assaporare sulla bocca e ovviamente toccare.

Oltre a essere particolarmente indicato per i bimbi che sono più ricettivi e quindi ne traggono i maggiori benefici, è indicato anche per gli adulti perché ricco di ioni negativi che aiutano a migliorare lo stato dell’organismo. Fa bene alla pelle e grazie alle proprietà igroscopiche (cioè che assorbe l’umidità) del sale, favorisce l’effetto sgonfiante e decongestionante contribuendo ad alleviare la fatica e migliorare la circolazione.
E’ anche un’occasione per stare mezz’ora con noi stessi in compagnia o da soli (sì, perché si può condividere l’esperienza anche con altre persone… noi eravamo con un’altra mamma e sua bimba Vittoria) ed essere veramente centrati su quello che stiamo facendo senza troppe distrazioni dal mondo esterno dato che non sono ammessi cellulari.

L’obiettivo del mio blog è di condividere conoscenze/esperienze con l’aggiunta di pareri personali e per trasparenza voglio segnalare che leggendo alcuni forum ho trovato dei pareri diversi circa l’Helosterapia (o terapia del sale): un gruppo di allergologi riuniti a Milano, infatti, ha dichiarato che non è miracolosa e che non c’è alcuna evidenza scientifica che la supporti. Questo tipo di terapia, infatti, è molto più sviluppato e utilizzato anche a scopo terapeutico in paesi come la Polonia o i Paesi Baltici (che sono anche più ricchi di miniere di sale naturali).

Sarà un caso, sarà una coincidenza, sarà l'effetto placebo, ma da quando mio figlio ha fatto il primo trattamento non ha più tossito la notte; e se questo mi può aiutare a ridurre l’uso dei medicinali per me è già una conquista!


martedì 30 aprile 2013

Stendi, Scatta e Vinci "la manicure bicolore che ti piace di più"


Sfogliando un Vogue di qualche anno fa (sempre difficile per me buttarli ma ogni tanto devo fare pulizia per fare posto ai nuovi numeri ed ogni volta qualche pagina mi trovo a strapparla e conservarla..) ho trovato una manicure particolare.  Ho impiegato un po’ a capire come era fatta perché non era un primo piano bensì una figura intera poi alla fine ci sono riuscita!
Ho cambiato i colori ed ecco il risultato.

Mi è piaciuta molto perché la trovo elegante ed allo stesso tempo stravagante in base ai colori che vengono usati. Io ho optato per una base gialla a contrasto con un viola scuro brillante ma potete anche fare ton sur ton adatta anche per l’ufficio oppure bianca e nera come quella che ho trovato sul giornale per un’occasione elegante.
Nell’estate, per la spiaggia potete sbizzarvi con i colori fluo, insomma liberate la vostra fantasia e mandatemi le foto con il vostro nome così le pubblico sul mio blog e partecipate al concorso “vota la manicure bicolore che ti piace di più”. In palio una consulenza d'immagine a scelta tra analisi colore o morfologia del viso.
Aspetto le foto.

venerdì 12 aprile 2013

L'attualità del Galateo


Galateo sembra una parola retrò ormai in disuso o meglio, obsoleta. Chi la pensa così forse non sa cosa significa e cosa può contenere questa parola.
La cena di Bon Ton-Il galateo della cena romantica di Venerdi 5 Aprile, organizzata da Riso e Sorriso Wedding Planner e tenuta dal Maestro Alberto Presutti presso Villa Scarfantoni è stata qualcosa di più di una semplice lista di cose “retrò” da fare.
Una stanza e una tavola apparecchiata per l’occasione con addobbi semplici e ideali per la serata, con un numero di partecipanti contenuto e un programma ben dettagliato: Un benvenuto e un’introduzione del Maestro, poi l’antipasto e ad alternare interventi di Galateo e pietanze.
Anche il menù era stato studiato con attenzione e le pietanze si sposavano alla perfezione con gli argomenti trattati. Degno di nota il risotto con pere e gorgonzola esaltato da quella piccola nota di pepe nero.
Due quiz con due premi in palio. Per dirvi che il Galateo non è scontato uno dei due premi non è stato vinto da nessuno dei partecipanti.
Una serata ludica e anche formativa.  Per chi è ancora convinto del contenuto obsoleto del Galateo sappi che dietro alle regole più o meno conosciute e scontate, ci sono nozioni di comportamento e di linguaggio che richiedono una certa auto-consapevolezza e auto-controllo. Infine, l’applicazione del suo lato ironico può dare una svolta positiva ad una serata e consolidare la coppia.
“Noi stiamo insieme da vent’anni non ne abbiamo bisogno” penserà qualcuno dei miei lettori. Per mia esperienza personale non sono assolutamente d’accordo. E’ proprio il rischio della quotidianità e della “troppa” confidenza o conoscenza che può danneggiare la coppia. Ricordarsi alcune buone maniere o semplicemente sentirle dire di nuovo crea nuovi stimoli e spunti di miglioramento.

Qui il video della serata fatto da Riso e Sorriso Wedding Planner
http://www.youtube.com/watch?v=bnufBU-Ze3c