Curioso, proprio oggi causa freddo ed un
po’ di nevischio ho pensato di completare il mio outfit sportivo con “palla di
neve”. E’ così che ho soprannominato il mio Monclear perché è bianco, bianco
puro. E’ ormai un must invernale che mi accompagna da qualche anno e ricordo
quanto fu difficile trovarlo di questo colore, tanto da doverlo ordinare
appositamente per me. Adoro indossarlo ogni anno perché per me rappresenta le
giornate invernali più intense e mi fa stare al caldo.
Curioso dicevo, perché leggevo che proprio oggi
è il suo 60mo compleanno!
Riporto un estratto dell’articolo che
potete leggere per intero al link
“Moncler è stata fondata nel 1952
da René Ramillon che aveva già anni prima prodotto capi da montagna e fornì,
durante la seconda guerra mondiale, le brigate partigiane francesi Chantiers de
Jeunesse. Il nome è l'abbreviazione di Monestier de Clermont. Già nel '68 è un
brand molto importante per le sue qualità tecniche, al punto da diventare, durante
i Giochi Olimpici Invernali di Grenoble, fornitore ufficiale dell'Equipe
Nazionale francese di sci alpino.
Negli anni '80 diventa simbolo della
sottocultura giovanile denominata "I Paninari". Nato, questo
movimento, negli anni '80 a Milano, si diffonde in Italia e in alcuni Paesi
all'estero. L'ossessione per i marchi è una caratteristica dei Paninari che
volevano "consumare" e divertirsi". Proibite rigorosamente le
imitazioni
Conobbe un momento di enorme notorietà sino
a che il movimento morì spontaneamente nell '87/88 e con questo tutti i
capi e le griffe che avevano rappresentato quel momento.
La giacca a vento sparì come status symbol e riprese il suo corso tra gli
sciatori che non avevano mai smesso di metterla perché calda e confortevole, ma
senza quel plauso ottenuto tra i giovani che lo avevano scelto come
"simbolo di riconoscimento".
Non si parlò più di Moncler per anni sino a
che, dopo varie vicissitudini, fu ripresa da un imprenditore italiano, Remo
Ruffini, nel 2003. In 10 anni Moncler è cresciuta tanto sino
a ritornare ad essere uno dei marchi di maggior successo sul mercato. Di tutto
il mondo. La forza è stata anche nell'accostare alla linea di piumini classici
due linee"alta moda": Gamme Bleu per gli uomini, disegnata da Tom Browne,
e Gamme Rouge, per la donna, disegnata da Giambattista Valli. La collaborazione
con grandi stilisti, oltre quelli citati, come Fendi e Comme des Garçons e con
artisti di fama internazionale - per non parlare delle campagne di Bruce Weber
che sono stati veri capolavori di comunicazione - hanno dato quel valore
aggiunto al marchio sino a portarlo a diventare una griffe del lusso e non una
moda passeggera.”
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