Crisalidea Counselor d'Immagine

Crisalidea Counselor d'Immagine

mercoledì 3 settembre 2014

Loombands - braccialetti con elastici

Il tormentone dell'estate sulla spiaggia sono stati questi piccoli elastici colorati che trovavo sparsi qua e là e che sotto le abili mani dei bambini e ragazzini diventano dei "gioielli" da sfoggiare.
Un business nel business: sì perchè, acquistare gli elastici serve a formare braccialetti (e non solo) che a sua volta vengono venduti per recuperare le spese e ricomprare altri elastici e così la catena continua.


Mi è piaciuta molto questa moda per diversi motivi:
-I ragazzi/bambini socializzano tra di loro, condividono la materia prima e talvolta anche il guadagno. Sono come delle piccole società a responsabilità limitata;

-Favorisce la fantasia perché la scelta dell'abbinamento dei colori ha mille variazioni e sfumature e a seconda di cosa utilizzi (telaio, dita, matite) il risultato finale è diverso;

-Stimola la creatività: non solo braccialetti, ma anche anelli, orecchini, cerchietti per capelli e collane si possono realizzare con questa tecnica;

-I ragazzi/bambini sviluppano capacità di negoziazione sia con i genitori (ma queste le hanno fin troppo sviluppate... !) sia con i venditori con i quali ho visto fare trattative più o meno vantaggiose. Ma tutto fa esperienza!

-Fa bene alla salute perché si allontanano per un po' da smartphone e Nintendo varie con grande beneficio per la vista;

-Crea unione: bambini/e più piccoli che lavorano insieme a ragazzini/e in età adolescenziale, maschi e femmine che si confrontano e consigliano.


Spinta dalla curiosità ho cercato un po' di storia per capire com'è nata questa moda. Sembra risalire a quattro anni fa quando un ingegnere malese trasferito in America vedendo giocare le figlie a intrecciare degli elastici ha creato il primo telaio (loom in inglese, da qui il nome) e nel giro di due anni ha visto decuplicare il suo investimento e la sua idea ha attraversato trenta paesi del mondo.

C'è anche una nota negativa in tutto questo, dicono che negli elastici ci sia del materiale cancerogeno anche se le ricerche non hanno dato né conferme, né smentite.

Sembra che le celebrities portino questi gioielli di plastica nelle loro esibizioni in tv. Il mio consiglio è di contestualizzarli al mondo colorato delle vacanze e di lasciarli in valigia una volta rientrati in città come buon auspicio per le prossime vacanze che magari ci porteranno anche chissà quale altra novità.






mercoledì 18 giugno 2014

Quando gli opposti (o apparentemente tali) si coniugano


Mi fa piacere condividere con tutti voi la presentazione che ho fatto durante l’ultimo convegno REICO a Firenze lo scorso 14 giugno, circa la mia attività.

Il Counseling d’Immagine è un innovativo ambito di applicazione delle nozioni di Counseling e di integrazione fra due professioni. Seppur possano sembrare all’opposto dato che una si occupa dell’esterno e l’altra dell’interno hanno in realtà molti punti in comune.

Primo tra tutti la centralità della persona che nel counseling emerge grazie alla creazione di un clima autentico, empatico e accettante in maniera incondizionata e nella consulenza d’immagine grazie all’analisi dei bisogni, delle caratteristiche personali e dell’ambiente in cui si muove il Cliente.

Altro punto è l’attenzione all’unicità dell’individuo e all’affermazione di essa come risorsa e valore e come allontanamento dagli stereotipi che la società ed i media sponsorizzano.

Un altro aspetto riguarda la fiducia riposta nelle risorse del Cliente che insieme alla tendenza attualizzante  intrinseca in ogni individuo potrà portare all’autonomia dello stesso. Un autonomia che dal lato consulenza d’immagine si ritrova nell’aiutare la persona ad avere una conoscenza più tecnica (e oggettiva) delle sue caratteristiche personali fornendole suggerimenti e strumenti in modo da poterle poi applicare da sola nella vita di tutti i giorni.

La consapevolezza è un altro aspetto trasversale. Da una parte abbiamo quella che anche attraverso l’ascolto attivo ci permette di entrare maggiormente in contatto con le nostre modalità di muoverci nel mondo ed i relativi bisogni, dall’altra quella ci permette di (ri)vedere il nostro corpo ed il nostro aspetto in maniera più imparziale. Se una cliente arriva con una valigia piena di soli difetti, alla fine di un percorso insieme uscirà sì, con quella valigia (nella quale avrà anche aggiunto delle preziose informazioni per nasconderli e minimizzarli), ma avrà anche in mano un’altra valigia altrettanto pesante, riempita con la consapevolezza di quelli che sono anche i suoi pregi.  

Anche l’aspetto della responsabilità è un comun denominatore. Essere padroni della propria vita e delle proprie scelte, essere gli autori della nostra esperienza e quindi ambire a voler cambiare noi stessi invece di pretendere di farlo negli altri è la prima regola verso un reale cambiamento ed è uno dei pilastri sui quali si basa il lavoro del counselor.  Nella consulenza d’immagine tutto ciò si riflette ad esempio nel non seguire bovinamente la moda ma nel sapere come adattarla alla propria persona ed al proprio stile e gusto personale. In una scelta colore non prenderemo solo quello più ci piace o che è di tendenza ma andremo a ricercare la sfumatura o la tonalità che meglio si adatta alla palette che madre natura ci ha donato.

Ultimo punto in comune ma non meno importante è la coerenza. Coerenza tra ciò che sento e ciò che faccio e anche coerenza tra ciò che sono e ciò che dimostro all’esterno.

Volendo dare una descrizione riassuntiva e sintetica posso dire che il meta-obiettivo finale è quello di creare un’armonia tra l’interno e l’esterno della persona, un’armonia che inevitabilmente si rifletterà anche su autostima, assertività e benessere generale. 


giovedì 9 gennaio 2014

IO ESISTO, SCELGO, FACCIO


“Niente è più visibile di quello che è nascosto”

Quando ho scoperto questa frase l’ho sentita mia perchè rispecchia a pieno il cuore della mia attività.
Da una parte opero sull’aspetto esteriore con le tecniche della #Consulenza d’Immagine e laddove richiesto, come #Counselor, integro con un approccio più interiore che porti ad una maggiore consapevolezza  sui propri bisogni e sulle modalità di agire nella vita e nelle relazioni.

Il gruppo di lavoro sull’#autostima  che condurrò insieme alla collega, si focalizzerà sul diventare maggiormente consapevoli in questo ambito anche attraverso un’attivazione immediata con l’individuazione di un piccolo #obiettivo da raggiungere.

L’#autenticità, (altro aspetto che sarà affrontato durante l’incontro), elemento indispensabile per avere un’autostima sviluppata,  è l’espressione della congruenza tra il Sè interno e il Sè che si manifesta all’esterno. Ed ecco quindi  uno dei tanti esempi di come entrambi gli aspetti siano importanti e collegati.


Di seguito altre informazioni sull’incontro.

C’è chi la descrive come il sapersi accettare, chi l’associa all’amor proprio, chi in modo più elaborato la definisce un insieme di elementi cognitivi, affettivi e valutativi che contribuiscono alla stabilità della struttura del Sè. Questi e tanti altri ancora sono i termini per descrivere l’autostima.
Qualsiasi sia la sua definizione a noi interessa l’impatto che può avere sulla vita di tutti i giorni: quando si ha una buona autostima ci si sente bene, si riesce ad avere flessibilità nell’adattarsi alle diverse situazioni anche le più difficili, si attinge alle proprie risorse personali. Tutto ciò si riflette in una maggiore apertura e tendenza a creare relazioni nutrienti e costruttive basate su rispetto e tolleranza, si riflette in un atteggiamento che non bisogno di creare barriere difensive perchè l’altro non è considerato come una minaccia per la propria persona.

“...è un fiore che va annaffiato ogni giorno. Il potere è dentro di noi, è nella cura che abbiamo di noi stessi, nella capacità di volerci bene” (Pasini)

Il laboratorio esperienziale, condotto dalle Counselor
Emanuela Haimovici e Silvia Sorelli, si svolgerà
Sabato 25 Gennaio 2014 presso
On Demand Via Firenzuola 17, Prato
dalle 15.00 alle 17.00

Lo scopo del nostro incontro è quello di identificare di quanta “acqua” abbiamo bisogno quotidianamente e quali sono le modalità più adatte a ciascuno di noi per assumere questo impegno.

Anche la data di inizio anno non è casuale, solitamente quel periodo è un momento di redazione di buoni propositi.
Renderci parte attiva per metterli in atto è già un grande passo per migliorare la propria autostima.


Per informazioni su costi e svolgimento:
Emanuela Haimovici cell. 338.8571893 – hemanuela@hotmail.com
Silvia Sorelli cell. 333.7930451 – silvia.sorelli@gmail.com

Essendo previsto un numero minimo e massimo di partecipanti è gradita la prenotazione entro il 18 Gennaio.