Crisalidea Counselor d'Immagine

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giovedì 5 dicembre 2013

Sotto, sotto.... pitture e grafiche giapponesi da indossare


Sono molto contenta in questo articolo di farvi conoscere Lucia, stilista e artista, che sa mixare con creatività e gusto la passione per l’arte e la manualità sartoriale.
Ho incontrato Lucia in un’edizione di Tutto Sposi e quello che subito mi ha colpito è stato l’originalità e la diversità dei suo capi. Ho subito individuato nelle sue creazioni una sposa che vuole osare con semplicità e raffinatezza, che è alla ricerca di qualcosa di diverso, di un particolare che faccia la differenza, di un abito che si faccia ricordare. Ho poi scoperto una vasta scelta di vestiti per la cerimonia e infine un guardaroba di colori e modelli per la vita di tutti i giorni. La passione per il suo lavoro e l’ottimo rapporto qualità e prezzo rendono Aure un marchio da ricordare per chi, come me, crede ancora nell’unicità e artigianalità del capo italiano su misura.
1.  Come nasce Aure?
Nasce dalla voglia di dipingere sulla stoffa. All’inizio soltanto su organza di seta che è la stoffa che si dipinge meglio. Il risultato erano dei capi molto semplici: la leggerezza dell’organza che risulta estremamente sottile al tatto confluivano in un risultato di tutta trasparenza e colore.
Da qui il nome Aure (come un’aura intorno alla persona).
2.  A chi sono rivolti i tuoi abiti?
Sono rivolti alle donne di tutte le età, all’unicità di tutte le loro forme, dalla ragazza alla signora. Mi ispiro all’armonia del corpo femminile senza avere come riferimento delle misure di bellezza canonica, confidando sui pregi e giocando sui difetti di ognuna di loro. Ciò che è nascosto per me è altrettanto importante e da qui nasce la cura per gli interni degli abiti. Non semplici rifiniture di fodere intonate con il colore della stoffa ma un’esplosione di fantasie colorate dipinte appositamente per ciascuno di essi.
3. A cosa ti ispiri nella scelta dei disegni?
Le mie fantasie parlano di grafiche giapponesi, di arte contemporanea tipo Pollock, Picasso, di forme che si incastrano e di colori che si sovrappongono. Se cerchi, puoi scoprire dipinti piccoli eiku-poesie giapponesi. Mi ispiro al desiderio della cliente per chi vuole un oggetto personalizzato e se è l’interno di un capo (ad esempio la fodera di un cappotto), è la stoffa stessa che mi orienta nella scelta.
4.  Quindi le tue creazioni sono gemellari, nascono doppie e solo come tali possono essere mostrate?
In un certo senso.... cerco anche qui l’armonia dell’insieme e l’interno e l’esterno dello stesso capo sono uniti da un’idea, da un legame creativo difficile da concretizzare a parole. Per un capo più sportivo come il montgomery della nuova collezione invernale ad esempio, ho optato per una grafica ricca di colori che vanno dal rosa al celeste, con pennellate di marrone ed una reinterpretazione di stelle e minuscoli puntini gialli luminosi. Per il cappotto lungo, dalla linea minimalista ed essenziale, fermato in vita con una semplice cintura di stoffa,  sempre della nuova collezione invernale,  mi sono ispirata ad un quadro di Roberto Crippa.
5.  Quali sono le tecniche ed il tipo di colori che usi?
Le tecniche sono le più svariate dalla pennellata libera, allo stenciling, al block printing utilizzando colori atossici che possano essere ben diluibili in acqua per avere dei colori pastello ed allo stesso tempo resistenti al lavaggio ad acqua o a secco.
6.  Cosa ti differenzia?
L’attenzione affettuosa ai corpi delle donne che mi trovo davanti per realizzare un capo che vesta perfettamente i loro desideri. Le mie collezioni vengono proposte due volte l’anno in tempo reale, in aprile ed ottobre, e si possono direttamente acquistare durante le sfilate o in atelier oppure ordinare nelle varie taglie su misura.

Il consiglio: Per chi vuole conoscere meglio Lucia da non perdere l’evento di Sabato 21 e Domenica 22 Dicembre. Stay tuned per ulteriori dettagli!



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